Stato immunitario e mortalità associata dopo trattamento del tumore tra gli individui con infezione da virus HIV nell'era della terapia antiretrovirale
Il declino immunologico associato al trattamento del cancro nelle persone con infezione da HIV non è ben caratterizzato.
Quantificare la mortalità in eccesso associata all'immunosoppressione correlata al trattamento del tumore può fornire indicazioni utili per le lineeguida riguardo al trattamento delle neoplasie per le persone con infezione da HIV.
È stata stimata l'associazione tra il trattamento del tumore e la conta di CD4 e il livello di HIV RNA nelle persone con infezione da HIV, e tra la conta di CD4 post-trattamento e le traiettorie dell'HIV RNA e la mortalità per qualsiasi causa.
Uno studio di coorte osservazionale ha incluso 196 adulti con infezione da HIV che hanno avuto un primo tumore incidente e dati disponibili sul trattamento del tumore mentre erano in cura presso la Johns Hopkins HIV Clinic nel periodo 1997-2016.
Lo studio ha ipotizzato che la chemioterapia e/o la radioterapia nelle persone con infezione da HIV aumentino i livelli di HIV RNA a causa di problemi di tollerabilità del trattamento e che siano associate a un maggiore declino iniziale della conta di CD4 e al recupero più lento di CD4 rispetto alla chirurgia o ad altri trattamenti.
Lo studio ha anche ipotizzato che le diminuzioni della conta di CD4 siano associate a una mortalità più elevata indipendentemente dalla conta di CD4 al basale, dall'uso della terapia antiretrovirale e dal rischio dovuto al tumore alla base.
Le esposizioni dei pazienti erano le categorie iniziali di trattamento del tumore ( chemioterapia e/o radioterapia vs chirurgia o altro trattamento ).
Gli esiti principali erano la conta CD4 longitudinale del trattamento post-cancro, il livello longitudinale di HIV RNA e la mortalità per qualsiasi causa.
Tra i 196 partecipanti ( 135 maschi, 68.9%; età media, 50 anni ), la chemioterapia e/o la radioterapia hanno ridotto la conta iniziale di CD4 di 203 cellule/microl tra quelli con una conta di CD4 al basale superiore a 500 cellule/microl.
Il declino per i pazienti con una conta di CD4 al basale non-superiore a 350 cellule/microl è stato di 45 cellule/microl ( stima dell'interazione, 158 cellule/microl ).
La chemioterapia e/o la radioterapia non hanno avuto alcuna associazione dannosa con i livelli di HIV RNA.
Dopo il trattamento iniziale del tumore, ogni diminuzione di 100 cellule/microl della conta di CD4 ha determinato un aumento del 27% della mortalità ( hazard ratio, HR=1.27 ), aggiustando per il livello di HIV RNA.
Nessun aumento significativo della mortalità è stato associato a un aumento unitario di log10 HIV RNA dopo aggiustamento per la conta di CD4 ( HR=1.24 ).
In questo studio, la chemioterapia e/o la radioterapia sono state associate a una conta iniziale di CD4 significativamente ridotta negli adulti con HIV rispetto alla chirurgia o ad altri trattamenti.
Una conta di CD4 inferiore dopo il trattamento del tumore è risultata associata a un aumentato rischio di mortalità.
Sono necessarie ulteriori ricerche sugli effetti immunosoppressori del trattamento del cancro negli adulti con infezione da HIV e per capire se gli operatori sanitari debbano considerare l'equilibrio tra l'efficacia del trattamento del tumore e il costo potenziale di un'ulteriore immunosoppressione.
Anche il monitoraggio dello stato immunitario può essere utile data la diminuzione della conta di CD4 dopo il trattamento e lo stato già immunocompromesso dei pazienti con HIV. ( Xagena2020 )
Calkins KL et al, JAMA Oncol 2020; 6: 227-235
Inf2020 Onco2020
Indietro
Altri articoli
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...
Esiti di sicurezza in gravidanza e neonatali relativi ai tempi di inizio della profilassi pre-esposizione orale giornaliera con Tenofovir disoproxil fumarato ed Emtricitabina per la prevenzione dell'infezione da virus HIV: studio CAP016
La sicurezza di Tenofovir disoproxil fumarato ed Emtricitabina ( Truvada ) come profilassi pre-esposizione ( PrEP ) nelle donne in...
Associazione tra infezione da HIV ed evento di aneurisma dell'aorta addominale tra 143.001 veterani
Le persone con infezione da virus HIV ( PWH ) hanno un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. Precedenti dati trasversali...
Disfunzione neurocognitiva con danno neuronale in persone con infezione da HIV in terapia antiretrovirale di lunga durata
Gli esiti neurologici nelle persone con infezione da virus HIV ( PWH ) in terapia antiretrovirale ( ART ) di...
Passaggio in seconda linea a Dolutegravir per il trattamento dell'infezione da HIV
Ci sono pochi dati per informare il passaggio da un inibitore della proteasi ( PI ) potenziato con Ritonavir a...
Inibizione del capside con Lenacapavir nell'infezione da HIV-1 multiresistente
I pazienti con infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 multiresistente ( HIV-1 ) hanno opzioni di trattamento limitate....
Dolutegravir due volte al giorno nei bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV: farmacocinetica e sicurezza nell'ambito dello studio ODYSSEY
I bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di terapia antiretrovirale...
Terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir una volta al giorno nei neonati e bambini che vivono con l'infezione da HIV dall'età di 4 settimane: studio ODYSSEY
I bambini piccoli che vivono con l'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di trattamento....
Cabotegravir nella prevenzione dell'infezione da HIV-1 nelle donne: studio HPTN 084
La profilassi orale prima dell'esposizione è stata introdotta in più di 70 Paesi, di cui molti nell'Africa subsahariana, ma le...